
teatro

La Divina Commedia
Opera Musical
REGIA: | Andrea Ortis |
MUSICHE: | Marco Frisina |
TESTI: | Gianmario Pagano e Andrea Ortis |
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Prima opera musicale basata sull’omonimo poema di Dante Alighieri “La Divina Commedia Opera Musical” è uno spettacolo teatrale che trasporta il pubblico nel celebre viaggio di Dante Alighieri attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. In scena da oltre 15 anni, lo spettacolo riscuote uno straordinario successo di pubblico e critica, attirando oltre 1.000.000 di spettatori e circa 800.000 studenti con rappresentazioni nei maggiori teatri italiani ed in luoghi prestigiosi come l’Arena di Verona e il Grimaldi Forum di Montecarlo.
Sotto l’eclettica regia di Andrea Ortis, “La Divina Commedia Opera Musical” fonde diversi linguaggi espressivi in un mix creativo appassionante che immerge lo spettatore nel viaggio dantesco.
Un susseguirsi di incontri con personaggi straordinari attraverso I’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. Dante, ed il pubblico con lui, conosce figure leggendarie come il folle Caronte, la struggente Francesca, l’astuto Ulisse, la tragica fine di Pier delle Vigne e l’angosciosa sorte di Ugolino. Superati i gironi infernali, Dante e Virgilio emergono “a riveder le stelle” e ascendono al Purgatorio. Qui è Catone il custode del regno, nel quale Dante incontra, tra gli altri, la dolcissima Pia dè Tolomei e l’incantevole Matelda, è proprio lei che prepara il poeta ad essere accolto da Beatrice, simbolo dell’amore eterno e della luce divina.
“La Divina Commedia Opera Musical” celebra l’immortalità dell’opera dantesca, esplorando temi universali come quelli del peccato, della redenzione, della speranza e della libertà, attraverso una rappresentazione che omaggia l’immenso patrimonio artistico e culturale del nostro Paese.

Van Gogh Café
OPERA MUSICAL
REGIA: | Andrea Ortis |
TESTI: | Andrea Ortis |
ARRANGIAMENTI e COMPOSIZIONI: | Antonello Capuano |
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“Van Gogh Café Opera Musical”, scritta e diretta da Andrea Ortis, è una produzione della MIC – International Company, ambientata in un Café Chantant parigino, che celebra la vita e le opere di Vincent Van Gogh. Questo straordinario spettacolo unisce musica dal vivo, canto, danza e proiezioni 3D che danno vita ai celebri quadri dell’artista olandese, creando un’esperienza visiva ed emotiva coinvolgente ed unica nel panorama teatrale italiano.
La storia si basa sull’intensa corrispondenza tra Vincent e suo fratello Theo Van Gogh, contenuta in oltre 903 lettere. La narrazione prende vita quando Luc, un cameriere, scopre il libro in un café abbandonato, trasformando magicamente il locale nella vibrante Parigi di fine Ottocento. I personaggi del café, tra cui l’elegante antiquario M. Louis Philippe, la cantante veterana M.me Odile e la giovane aspirante M.lle Aline, vedono le loro vite intrecciarsi con quella di Van Gogh. Attraverso le loro interazioni, essi riflettono sulle proprie esistenze, trovando paralleli con il tormento e il genio dell’artista. Tutti gli abitanti del café, danzatrici e musicisti ritrovano sé stessi grazie a questo libro.
Il Café Chantant, con il suo fervore culturale e artistico, diventa il palcoscenico ideale per esplorare i conflitti umani e le dinamiche sociali dell’epoca. Il tutto è accompagnato da una colonna sonora eseguita dal vivo con coreografie travolgenti che spaziano dal flamenco alla danza contemporanea. Le proiezioni 3D delle opere di Van Gogh non solo arricchiscono l’atmosfera, ma fanno sì che il pubblico venga immerso nell’universo emotivo del pittore, sfumando i confini tra realtà e immaginazione.

IL VAJONT DI TUTTI
riflessi di speranza
REGIA: | Andrea Ortis |
TESTI: | Andrea Ortis |
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“Il Vajont di tutti, riflessi di speranza” è una pièce teatrale scritta, diretta e interpretata da Andrea Ortis. Lo spettacolo intreccia due binari narrativi distinti ma connessi: da un lato, una dettagliata ricostruzione della vita nell’Italia del secondo dopoguerra, focalizzandosi sugli anni ’40, ’50 e ’60, e dall’altro, la drammatica narrazione del disastro del Vajont del 1963.
Da una parte il racconto esplora l’umanità italiana del periodo post-bellico, mettendo in luce la rinascita culturale e industriale del paese evidenziando l’Italia rurale e contadina, ricca di tradizioni popolari e dialettali, e l’energia innovativa che porta alla realizzazione di grandi opere civili, contesto che funge da sfondo alla seconda parte della pièce che si concentra sulla tragedia del Vajont, un disastro causato dall’avidità e dalla negligenza umana. Il 9 ottobre 1963, il crollo di una frana nel bacino del Vajont provoca una devastante inondazione che uccide oltre 2000 persone. Ortis presenta una ricostruzione dettagliata degli eventi processuali, mettendo in evidenza l’ottuso perseguimento del profitto e la mancanza di attenzione alla sicurezza.
Attraverso la narrazione teatrale, il pubblico è condotto in un viaggio temporale che intreccia i grandi cambiamenti tecnologici e culturali dell’Italia con le tragiche conseguenze della modernizzazione non regolamentata. La storia si sviluppa alternando la vita dello studio dell’ing. Carlo Semenza, progettista della diga, la casa di Tina Merlin, giornalista impegnata a difendere i diritti delle popolazioni montane colpite e tre fratelli di Erto (comune coinvolto nel disastro)
Proiezioni animate e documenti originali forniscono un importante supporto visivo conferendo altissimo valore storico a tutto il racconto. Ortis rende attuale questo racconto, collegandolo ad altre tragedie italiane come Sarno, Ustica, Viareggio, San Giuliano di Puglia e Rigopiano.
La narrazione di Ortis invita a riflettere sulla scelta di continuare a vivere e lottare, anche di fronte a grandi sofferenze, rendendo il Vajont una storia universale di umanità e resistenza.

NOVELLE PER UN ANNO
di Luigi Pirandello
REGIA: | Andrea Ortis |
ARRANGIAMENTI e COMPOSIZIONI: | Antonello Capuano |
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“Novelle per un anno” è una lettura scenica diretta e interpretata da Andrea Ortis, con accompagnamento orchestrale dal vivo, che celebra alcune delle novelle più significative di Luigi Pirandello. Ortis porta in scena un omaggio alla lunga e prolifica carriera dello scrittore siciliano, intrecciando narrazione e musica per esplorare la vita e l’opera di Pirandello.
L’interpretazione include una panoramica sulla figura storica e artistica di Pirandello; attraverso una narrazione vivida e teatrale, Ortis esplora temi e personaggi delle novelle, concentrandosi su tre racconti emblematici: “Ciaula scopre la luna”, “La Giara” e “Il Treno ha fischiato”.
L’accompagnamento musicale, fornito da un ensemble di pianoforte, contrabbasso, sax soprano e percussioni, arricchisce la narrazione. La musica varia da tonalità melodiche a espressioni sonore più drammatiche, creando atmosfere che accentuano i momenti emotivi e umoristici delle storie.
Particolare attenzione è dedicata alla cultura siciliana, con una voce femminile solista che interpreta brani della cantautrice Rosa Ballistreri. Canzoni come “Cu ti lu dissi”, “La Siminzina” e “Terra ca nun senti” evocano la profondità e la ricchezza della tradizione siciliana, contestualizzando l’opera di Pirandello e fornendo un senso tangibile della sua terra natale.
Ortis porta il pubblico in un viaggio emotivo attraverso le novelle, offrendo una riflessione profonda e accessibile sulla vita, la società e l’umanità attraverso l’inconfondibile lente siciliana di Pirandello.

VIVALDI
la bella stagione
REGIA: | Andrea Ortis |
TESTI: | Andrea Ortis |
MUSICHE: | A. Vivaldi |
ARRANGIAMENTI e DIREZIONE ORCHESTRALE: | Antonello Capuano |
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VIVALDI LA BELLA STAGIONE scritto, diretto ed interpretato da Andrea Ortis, è un tributo alla vita e all’opera di Antonio Vivaldi, con un focus particolare su “Le Quattro Stagioni”, i celebri concerti per violino dell’opera “Il Cimento dell’Armonia e dell’Inventione”. Ortis non solo dirige ma interpreta anche questo viaggio biografico-musicale, immergendo il pubblico nelle atmosfere del ‘600 italiano ed europeo.
La narrazione esplora le città chiave nella vita di Vivaldi: Venezia, Ferrara e Vienna, contestualizzando le sue opere all’interno delle trasformazioni politiche, sociali e culturali del periodo barocco. Ortis, in scena come attore e narratore, guida gli spettatori attraverso le fasi salienti della carriera di Vivaldi, offrendo approfondimenti sulle sue composizioni e sul panorama artistico in cui operava.
Accompagnato da un’orchestra d’archi che riproduce fedelmente lo stile delle orchestre barocche, diretta dal maestro Antonello Capuano, lo spettacolo unisce performance musicale e narrazione storica, creando un’esperienza immersiva e affascinante. Le musiche eseguite dal vivo rispecchiano l’epoca in cui Vivaldi compose le sue opere, evocando le corti europee del tempo.
L’uso di proiezioni animate conducono il pubblico in un viaggio visivo tra i dipinti dei “Vedutisti” veneziani come Canaletto, Bellotto, Guardi e Marieschi. Questi artisti, noti per le loro vedute prospettiche di Venezia, arricchiscono l’esperienza scenica, permettendo agli spettatori di ammirare la città lagunare che tanto ha influenzato Vivaldi e che è stata minuziosamente immortalata dai pittori del movimento.

DANTE IN MUSICA
REGIA: | Andrea Ortis |
TESTI: | Gianmario Pagano e Andrea Ortis |
MUSICHE: | Marco Frisina |
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Lo spettacolo tratto dall’omonima opera DIVINA COMMEDIA OPERA MUSICAL è qui presentato in forma concertuale. L’habitat musicale dello spettacolo è costituito dalle più belle Arie de “La Divina Commedia Opera Musical”, in scena da oltre 10 anni nei maggiori teatri italiani, scritte dal M°. Marco Frisina che diventano filo conduttore e paesaggio dell’intero racconto in musica e parole di questo allestimento concertuale con la regia di Andrea Ortis. Dante si ritrova immerso nella Selva Oscura, allegoria della disperazione e solitudine di un uomo abbandonato allo sconforto ed all’angoscia, in questa intricata selva è ferocemente attaccato da tre fiere e solo grazie all’intervento di un uomo apparentemente sconosciuto si salva: quell’uomo è Virgilio. Da quel momento Dante avrà una guida ed un maestro che lo può condurre nel regno dei morti, soprattutto standogli a fianco nella prima cantica dell’Inferno e nella scoperta del mondo del dolore e della pena.
Così iniziano il cammino i due poeti ed è così che Dante viene traghettato dal feroce Caronte verso la sponda opposta dell’Acheronte, incontra la triste vicenda di Paolo e Francesca, tocca con mano l’orrenda fine di Pier delle Vigne, attraversa la storia impetuosa e potente di Ulisse, conosce lo strazio del conte Ugolino fino all’incontro più difficile, quello con Lucifero. Virgilio lo trae in salvo, è sempre al suo fianco facendolo accedere alla seconda cantica, quella del Purgatorio. È qui che Dante finalmente vede il cielo e assapora l’umanità penitente di anime come quella del generale romano Catone posto a guardia del Purgatorio stesso o quella garbata e dolce di Pia dei Tolomei. È felice Dante di incontrare i suoi amici poeti Guido Guinizzelli e Arnaut Daniel come è divertito nel conoscere il personaggio enigmatico di Matelda. È lei che lo conduce da Beatrice, non destinazione, ma accesso al Paradiso.
Lo spettacolo racconta così il periglioso ed avvincente viaggio dell’uomo Dante attraverso questi 3 mondi ultraterreni, INFERNO, PURGATORIO e PARADISO, nel quale i personaggi si avvicendano grazie alla direzione dinamica ed originale di Andrea Ortis che rende trasversale e molto appetibile il messaggio e la poetica Dantesca proponendo l’utilizzo del testo in volgare trecentesco in una dimensione scenica avvincente e molto coinvolgente. Il concerto prevede la presenza di 4 danzatori del corpo di ballo della “Divina Commedia Opera Musical”, i quali accompagnano con evoluzioni acrobatiche, interventi di danza classica e contemporanea, l’incedere dei brani con coreografie firmate da Massimiliano Volpini. L’intero spettacolo è un alternarsi di brani cantati (non in costume) su base orchestrale ad una o più voci e parti di prosa dove “La Divina Commedia” diventa vera protagonista e realisticamente il maggior e più moderno effetto speciale della messa in scena.