L’autore

La Scrittura è il mio silenzio espresso.
Andrea come Autore ha scritto numerosi testi, approfondimenti storici, copioni teatrali e sceneggiature cinematografiche ed il suo rapporto con la “parola” scritta è intenso e viscerale.
Andrea attribuisce alla parola un significato profondo, quasi sacro. E’ per lui, non solo mezzo di comunicazione; è una forza creativa in grado di plasmare la realtà. Ogni suo testo è un atto di scavo nel potenziale delle parole per esplorare e rivelare l’essenza dell’esperienza umana.

La Parola svela i nostri pensieri, dice chi siamo.

Le parole possiedono per Andrea, un potere immenso, infinito. Sono il tramite attraverso cui si materializzano i pensieri. Andrea crede fermamente che la parola scritta sia il punto di partenza per ogni opera teatrale; essa non solo veicola la narrazione ma costruisce il tessuto emotivo e intellettuale di ogni racconto.
Le parole, per Andrea, sono vascelli che hanno la capacità di trasportare chi le ascolta in luoghi lontani e in tempi diversi. Evocano immagini vivide e suscitano emozioni profonde, creando una connessione intima tra testo e personaggio, testo e pubblico. La parola è l’anima dello spettacolo e va scelta con cura e attenzione, la parola è per Andrea un potente strumento di trasformazione che può cambiare la percezione e la comprensione del mondo da parte dell’uomo.
L’autore

La Scrittura è il mio silenzio espresso.
Andrea come Autore ha scritto numerosi testi, approfondimenti storici, copioni teatrali e sceneggiature cinematografiche ed il suo rapporto con la “parola” scritta è intenso e viscerale.
Andrea attribuisce alla parola un significato profondo, quasi sacro. E’ per lui, non solo mezzo di comunicazione; è una forza creativa in grado di plasmare la realtà. Ogni suo testo è un atto di scavo nel potenziale delle parole per esplorare e rivelare l’essenza dell’esperienza umana.

La Parola svela i nostri pensieri, dice chi siamo.
Le parole possiedono per Andrea, un potere immenso, infinito. Sono il tramite attraverso cui si materializzano i pensieri. Andrea crede fermamente che la parola scritta sia il punto di partenza per ogni opera teatrale; essa non solo veicola la narrazione ma costruisce il tessuto emotivo e intellettuale di ogni racconto.
Le parole, per Andrea, sono vascelli che hanno la capacità di trasportare chi le ascolta in luoghi lontani e in tempi diversi. Evocano immagini vivide e suscitano emozioni profonde, creando una connessione intima tra testo e personaggio, testo e pubblico. La parola è l’anima dello spettacolo e va scelta con cura e attenzione, la parola è per Andrea un potente strumento di trasformazione che può cambiare la percezione e la comprensione del mondo da parte dell’uomo.


L’Ascolto è un Atto Creativo, l’ascolto da un senso e nutre la parola.
L’ascolto è un elemento fondamentale nella filosofia autoriale di Andrea che considera l’ascolto non solo come la capacità di percepire e comprendere le parole, ma come un atto creativo che permette di cogliere le sfumature più sottili e profonde di un testo.
Ascoltare per Andrea, significa aprirsi completamente all’universo emotivo e intellettuale che le parole dischiudono. L’apertura è essenziale non solo per gli attori che interpretano un testo, ma anche per il pubblico che lo riceve. L’ascolto attento e sensibile permette di entrare in contatto con le implicazioni più profonde che le parole svelano.

Parola e ascolto, personaggio e pubblico compiono un atto di co-creazione.
Andrea nei suoi scritti vede il silenzio non come un vuoto, ma come uno spazio carico di significato e potenzialità. Il silenzio, è un elemento drammatico che può parlare con una forza pari, se non superiore, a quella delle parole.
Il silenzio è un momento di intensa riflessione e introspezione, ma anche apertura e coraggiosa lotta. Nel silenzio le emozioni si sedimentano, prendono forma e si sviluppano.
Nei testi che Andrea scrive è evidente come il silenzio sia un potente strumento drammatico. Amplifica la tensione, accentua l’emozione e prepara il terreno per un momento di rivelazione.





Il silenzio è come l’ombra che scolpisce le forme, senza, tutto rimane piatto.
La parola, per Andrea, è il seme da cui germoglia la narrazione; essa trasporta idee e emozioni che risuonano nel pubblico. L’ascolto è il terreno fertile che permette a queste parole di crescere e di fiorire, creando un dialogo vivo e vibrante tra il lettore e la storia, tra gli attori e gli spettatori. Il silenzio è, per Andrea, lo spazio in cui queste parole e queste emozioni possono essere contemplate e assimilate, arricchendo l’esperienza della lettura di significati profondi e duraturi.